lunedì 27 settembre 2021

Estate a Posillipo

Accompagnata da Luigino, fruttivendolo del Rione che all'occorrenza si improvvisava chauffeur, scendeva a Giuseppone la mattina presto insieme ai suoi due ragazzini - una bambina e un maschietto che poi diventarono miei allievi alla scuola di nuoto. 
Era una giovane signora, alta, slanciata, molto bella, con i capelli biondi, gli occhi azzurri e un gran bel sorriso. Si chiamava Grazia, e mai nome fu più appropriato. 
Si era sposata giovanissima con una cara persona, un brillante chirurgo più grande di età e insieme erano andati ad abitare nella villa di famiglia al Rione Spinelli (rione costruito dal nonno di lei). 
A Giuseppone l'attendeva Totonno, uno dei figli di Barbetta, con il suo gozzo bianco e celeste tirato a lucido. Li aiutava a salire a bordo con tanto garbo e li accompagnava alla baia di Trentaremi, che allora era l'alternativa al Cenito -essendo anche meno frequentata- e si ancorava lì. 
La signora Grazia, dalla risata contagiosa, era radiosa, sorridente, contenta, semplice e gentile, fiera dei suoi ragazzini. Totonno la guardava con adorazione, e dal modo in cui lo faceva non si poteva non intuire che ne fosse segretamente e dolorosamente innamorato. 
Bagni, tuffi, calate, risate, richiami e saluti da altre barche: la mattinata passava velocemente. 
Luigino fruttivendolo chauffeur, puntualissimo, a ora di pranzo tornava a prendere i suoi passeggeri e li riportava su al rione abbronzati e felici .

La baia di Trentaremi vista dal parco Virgiliano - foto da mapio.net

I Lo Russo

 ...e poi arrivarono a Riva Fiorita i Lo Russo.

Tre fratelli, di cui due gemelli e le loro famiglie. 

Raoul, con la splendida e carissima moglie Caterina e le loro tre bambine; Gustavo con la moglie e i due biondissimi bambinetti, Antonio, padre di Gabriella, ragazzina in fiore che fece strage di cuori tra i suoi coetanei. Belli loro tre, belli i loro discendenti.
Raoul dal sorriso sornione e dolcissimo, occhi chiari, innamorato della sua Caterina, toscana di Siena, che per lui aveva divorziato da un matrimonio precedente. Belli, felici, uniti; genitori di due ragazzine aggraziate, con una classe innata, e di un'altra piccina altrettanto graziosa che seguiva le orme delle sorelle. 

Gustavo, pittore delicato di paesaggi e ottimo ritrattista, conquistò tutte le madri di Riva Fiorita immortalando su cartoncino le espressioni dei loro bambini. Ero anch'io in lista d'attesa per far fare il ritratto ai miei bambini, ma poi partii e non ci fu più tempo.

Antonio era il più singolare dei tre. Fece immediatamente amicizia con tutti, ed era l'idolo dei ragazzini. Vestiva in modo eccentrico, faceva la verticale e camminava sulle mani lungo la scogliera. Una volta portò a Riva Fiorita una volpe che voleva addomesticare, ma fu morsicato prima che questa fuggisse. Si parla ancora delle sue trovate stravaganti e lo si ricorda con un sorriso.

Antonio Lo Russo con Chiuvillo a Giuseppone