mercoledì 30 dicembre 2015

Salvatore, il bagnino che non sapeva nuotare

Bassino, ma massiccio e robusto.
Sempre disponibile, sempre sorridente, sempre affannato, Salvatore è stato l'ultimo bagnino di Riva Fiorita.
Lo conoscemmo quando lo stabilimento aveva già chiuso.
Scendeva la mattina resto sulla spiaggia che rastrellava accuratamente e man mano che arrivavano i fortunati bagnanti che abitavano lì, piantava gli ombrelloni nella rena.
Afferrava il bastone appuntito e con grandi e ampi movimenti rotatori, lo fissava al suolo per almeno un terzo della sua lunghezza. Non ci sono mai stati venti improvvisi che giustificassero questo scavo accurato, ma in effetti nessun ombrellone, come spesso avviene, ha mai ceduto.
Era un bagnino particolare: non sapeva nuotare.
Era gentile e attivo.
Ebbe il suo momento di gloria quando una troupe cinematografica lo scelse come comparsa in un un film con Ilaria Occhini e Sergio Fantoni. 
Essendo scuro di pelle gli venne affidato il ruolo di "vu cumprà". Doveva spingere un carrettino con dei souvenir che avrebbe dovuto vendere a dei turisti che, seduti ad un tavolino di un presunto bar sulla piazzetta, venivano serviti da Torquato, anche lui prescelto in qualità di cameriere. Che risate!
La coppia di turisti era formata da Chiuvillo, biondo e distinto, e dalla signorina Bianca, che portando gli occhiali aveva un'aria da intellettuale.
Torquato doveva portare loro delle consumazioni, tra cui una birra. E fin qui andava tutto bene. Ma mentre il regista organizzava la scena, Chiuvillo aveva approfittato per... servirsi.
E si ricominciava daccapo. Altra birra, altro ciak.

Nel tardo pomeriggio Salvatore riponeva nelle cabine ombrelloni e sedie a sdraio, trascinando stanco i piedi nella sabbia e cercando di tenere a bada i ragazzini che premevano per poter avere la spiaggia libera e poter giocare al calcio.
"Guagliù, levate 'stu pallone 'a lloco" ripeteva per tutelare le poche persone irriducibili che sfruttavano fino all'ultimo raggio di sole.
A fine giornata si allontanava calzando dei sandali rossi col tacco del dottor Scholl.