mercoledì 20 settembre 2023

Con gli occhi del cuore...

I ricordi sono ormai sempre più lontani nel tempo, ma sempre più presenti nella memoria. Spesso il mio pensiero torna a Giuseppone dove ho trascorso gli anni più felici della mia ormai lunga vita. Allora rivedo uno specchio d'acqua roseo e tranquillo al tramonto, i gozzi di Totonno, di Mario, di Gogo, di Sasà, di Ninì Marra, il Buci di Geppino Mauro (signor Buci per i pescatori) - tutti allineati davanti alla scogliera -, e a chiudere il cabinato bianco e rosso dell'avvocato Marandola.

Come in tanti fotogrammi rivedo Barbetta, che solo e in silenzio, con il mento sollevato, scruta l'orizzonte; Giovannina, che con la sua stazza occupa tutto il vano della finestra, Bastiano che dirige il traffico col fischietto, Luciano che vende le cozze vicino alla fontana, Chiuvillo assorto nei suoi pensieri, 'Zi Peppe seduto in barca con la sua canuzza Maruzzella, Stratuccio che sistema i canotti, Totonno e Michele che discutono seduti su un cassone che contiene cime e ancore.

Affacciata alla finestra della verandina c'è Zia Emma, mentre Zia Nannina, sempre sorridente, mi saluta dall'uscio della sua stanza. Mariella, col marito Raffaele, mi invita come sempre a prendere il caffè, Antonio Preziosi, fine carpentiere, insieme ai suoi nipoti, sta dando le ultime rifiniture ad una barca; Rosa, circondata da tutti i suoi bellissimi bambini, Annamaria che riprende il figlio Pasquale, Carminiello che pompa l'acqua dal motoscafo che gli è stato affidato, Bob con la strana imbarcazione che ha costruito da solo, Vincenzo Manomozza, seduto sul terrazzino con la moglie Concettina, a godere la luce del tramonto...

Tutti ai loro posti, come pastori del presepe, dove ognuno occupa il proprio spazio.

Intanto, con il loro canotto grigio, rientrano remando, in piedi e con un remo ciascuno, i Tripolini, reduci da una giornata di pesca, e subito dopo Luigi del Casale, che al mattino si ripara dal sole con un vecchio borsalino di mio padre, sotto al quale tiene i ranci felloni per catturare i polipi. 

Guardo tutto con gli occhi del cuore, come dice la mia amica Carmela Cafarelli, e il ricordo di quella atmosfera di pace mi fa sorridere e mi rasserena.