mercoledì 8 agosto 2018

Bastiano

Scendeva alle 12, con il suo trerrote, indossava un berretto di quelli blu e bianchi con la visiera, il cordoncino e l'ancora, tirava fuori da una tasca il fischietto, e così, travestito da guardamacchine, prendeva servizio fuori al ristorante.
Avrebbe voluto essere chiamato Sebastiano, ma più semplicemente veniva chiamato da tutti Bastiano.

Non particolarmente alto, ma massiccio, con una faccia da brava persona.
Era un brav'uomo infatti, ingenuo e un po' credulone.
Ascoltava attentamente le scempiaggini e le assurdità che per gioco gli venivano raccontate, sgranava gli occhi per la meraviglia ed era pronto a ripeterle a sua volta.
Si dava un gran daffare a dirigere il traffico nella piazzetta di Giuseppone, ed era sempre gentile con tutti, arrotondava le sue entrate vendendo fichi d'india e fiori per le coppiette.
Li teneva in un vaso sulla sua Ape verde bottiglia, insieme a varie bombolette spray di vernice colorata, e, nascondendosi tra le barche, li dipingeva.
Così si presentava con garofani blu, nasturzi rossi, margherite verdi e altri fiori dai colori inverosimili che probabilmente avrebbero anche stinto.

A fine stagione il trerrote era occupato da una grossa pentola che poggiava su un fornello alimentato da una bombola a gas. Bastiano vendeva le spighe bollite, sempre alternando il suo lavoro di guardiamacchine a quello di ristoratore.
il suo richiamo era "Vòlle 'a vollanca, vòlle!". 
Quando non riusciva a venderle tutte entrava dal cancello di Riva Fiorita dov'era accolto e circondato da ragazzini che mordendo e succhiando le spugne che avevano comperato, puntualmente gli facevano il verso, e a loro volta gridavano il suo "volle 'a vollanca, volle!".
In inverno, le spighe erano sostituite dalle castagne arrostite su un braciere, e il loro odore si diffondeva mischiandosi al profumo del mare.
Il ristorante, allora, procedeva a tutto ritmo.
Era un locale molto in voga, frequentato da attori e calciatori.
Soltanto quando faceva molto freddo, o mareggiava, e di conseguenza gli avventori erano pochi, Bastiano mancava all'appello, ma questo accadeva pochi giorni all'anno ed in quei giorni la sua assenza era tangibile.

E ancora adesso, dopo tanti anni, svoltato l'angolo alla fine della discesa, ci si meraviglia di non vederlo correre avanti alla macchina, roteando le braccia e indicandoti dove lasciarla...



Riva Fiorita in una cartolina degli anni '50 - Foto dall'archivio di Gennaro Improta

Riva Fiorita
Riva Fiorita in una cartolina degli anni '50 - Foto dall'archivio di Gennaro Improta