lunedì 23 agosto 2021

La rada del Cenito

E' soltanto cambiata la tipologia delle imbarcazioni, ma la rada del Cenito continua ad essere il punto di ormeggio e di ritrovo per i natanti appartenenti ai napoletani che in estate rimangono in città.

Si tratta di un'ampia insenatura dominata a sinistra dallo chalet di Villa Gallotti, costruito sulla sommità di una grande grotta, e a destra dalla villa Carnap, che si intravede dal mare immersa nella vegetazione del suo parco.

Guardando verso terra, un'altra alta grotta, in parte murata, si trova in fondo alla spiaggia dalla rena sottile alternata a delle chiane ricoperte di alghe; le stesse alghe verdi che spesso si ritrovano pescate sulle marre delle ancore quando queste vengono salpate.

Mi sono spesso chiesta il significato del nome Cenito, ed ero arrivata alla conclusione che potesse essere un vezzeggiativo del nome latino "Sinus", che vuol dire "rada".

Giovanni Caputo, esperto e bravissimo attrezzatore di barche d'epoca, ha scoperto invece che "Cenito" è anche la prima persona di un verbo latino che significa "Io sono solito mangiare" .
E allora il pensiero è tornato ancora una volta al caro Proggiolone, dai capelli ricci, gli occhi azzurri e il sorriso sincero; al suo mitico richiamo " Chimivuoooolee! " che ancora aleggia in quel luogo dove lui con tanta gentilezza distribuiva i suoi meravigliosi panini. E questa -secondo Giovanni e anche secondo me- è una singolare, simpatica, suggestiva coincidenza che ha forse avuto anche il valore di una profezia. Chissà...